constable_mostra_7_2261
Mostre

Mostra “John Constable. Paesaggi dell’anima”

Venaria Reale (Torino) – Reggia

Dal 25 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 è visitabile presso la Reggia di Venaria Reale (Torino) la mostra “John Constable. Paesaggi dell’anima”, prima monografica in Italia dedicata al pittore inglese precursore dell’Impressionismo. L’ingresso è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.

constable_mostra_tavolozza_gpr56868_de-palma

La tavolozza di John Constable

L’artista

John Constable (1776-1837) nasce a East Bergholt, un piccolo centro della contea di Suffolk (Inghilterra orientale) sulle rive del fiume Stour. Il padre è un ricco commerciante di cereali appartenente alla piccola borghesia rurale; John gode quindi di una vita agiata e trascorre la giovinezza nel piccolo villaggio natale.

Inizialmente destinato a condurre l’attività familiare, proseguita poi dal fratello minore, John si avvicina alla pittura grazie alla sua amicizia con il collezionista George Beaumont, presso il quale ha la possibilità di studiare da vicino un’opera del paesaggista francese Claude Lorrain; grazie ad una piccola rendita concessagli dal padre, solo nel 1799 Constable inizia a frequentare lezioni di pittura alle Royal Academy Schools di Londra, dove il pittore Joseph Mallord William Turner, suo coetaneo e per certi aspetti rivale, era studente già da oltre 10 anni.

I soggetti prediletti da Constable, paesaggi naturali e vedute della campagna inglese, non sono molto in voga a quel tempo; i generi pittorici più apprezzati, sia dalle accademie che dai committenti o dagli acquirenti, sono i soggetti storici, mitologici e biblici e la ritrattistica, mentre la pittura di paesaggio è considerata un genere inferiore poiché si ritiene che non richieda alcuno sforzo inventivo.

Nel 1809 Constable conosce Maria Bicknell, nipote del rettore della parrocchia di East Bergholt; i due si innamorano, ma la relazione è osteggiata dal nonno della ragazza, che considera la famiglia dei Constable socialmente inferiore per le origini commerciali della sua ricchezza, e ritiene che John non sia in grado di garantire alla nipote un tenore di vita adeguato al suo rango. I due riescono a sposarsi soltanto nel 1816, quando con la morte del padre Constable può contare sulla sua quota di eredità. Dal matrimonio nasceranno sette figli; la salute precaria di Maria, malata di tubercolosi, porta la famiglia a trasferirsi dapprima a Hampstead, nelle campagne a nord di Londra, e poi sulla costa a Brighton, nella speranza che l’aria più salubre possa portarle giovamento. Maria però muore nel 1828 a soli 40 anni, lasciando un grande vuoto nella vita di Constable.

Poco apprezzato in patria, Constable ottiene invece un certo successo al Salon di Parigi del 1824, riuscendo a vendere un buon numero di opere; si rifiuta sempre tuttavia di viaggiare fuori dall’Inghilterra per promuovere i suoi lavori, forse pregiudicando le sue possibilità di successo. Per interessare il pubblico inglese ai suoi quadri, inizia a dipingere vedute di ampio formato, i cosiddetti “six footers” (quadri da sei piedi, ca. 1,80 mt), in aperta emulazione delle dimensioni fino ad allora riservate ai quadri di storia. L’espediente ottiene un certo successo, e Constable produce una serie di quadri di grande formato, fra cui The hay wain (Il carro da fieno) del 1821, ora alla National Gallery di Londra, e Salisbury cathedral from the meadows (La cattedrale di Salisbury vista dai campi) del 1831, ora alla Tate Britain di Londra e presente in mostra. Non mancano comunque i detrattori, che criticano il carattere non finito, la stesura a tratti grossolana, le pennellate pastose, caratteristiche che tuttavia anticipano di oltre cinquant’anni le tecniche tipiche degli Impressionisti; per il successo ottenuto in Francia, Constable può a buon diritto essere annoverato fra i principali precursori tanto della scuola di Barbizon che dell’Impressionismo.

Famosi sono i suoi studi di nubi, realizzati a olio osservando dal vero le formazioni nuvolose, con indicazioni precise sulle condizioni meteorologiche, l’orario, la direzione del vento e la provenienza della luce; questi bozzetti si configurano come opere a sé stanti, studi scientifici, esercitazioni, e non sono da considerare studi preparatori per altre opere. La maggior parte delle opere di Constable è realizzata en plein air e non in studio, anche se spesso, per ragioni stilistiche, il pittore modifica i punti di vista, le dimensioni degli edifici, le distanze o le condizioni atmosferiche per ottenere gli effetti paesaggistici desiderati. Nel 1829, a 52 anni, viene eletto membro della Royal Academy, e dal 1831 inizia a tenere lezioni sulla storia della pittura di paesaggio. Muore improvvisamente nel 1837, probabilmente per un attacco di cuore, ed è sepolto accanto alla moglie a Hampstead.

The Gleaners, Brighton

The Gleaners, Brighton

La mostra

Tutte le opere in esposizione provengono dalla Tate Britain di Londra, una delle istituzioni che conservano il maggior numero di quadri di Constable al mondo, assieme al Victoria & Albert Museum. Accanto alle opere di Constable sono presentati lavori di pittori che lo hanno preceduto e a cui egli si è ispirato, come il ritrattista e paesaggista inglese Thomas Gainsborough, e di artisti a lui contemporanei come William Turner. In mostra sono rappresentate tutte le tipologie di opere realizzate da Constable: piccoli schizzi a olio eseguiti en plein air, bozzetti e studi preparatori di grande formato, studi di nubi realizzati durante le lunghe giornate trascorse a osservare il cielo e le variazioni atmosferiche, opere create per le esposizioni internazionali, incisioni tratte dalle sue opere.

I soggetti rappresentati sono vedute dei luoghi in cui Constable vive, luoghi d’affezione con cui il pittore sente un legame personale, sentimentale, familiare. A differenza di altri pittori suoi contemporanei, come l’instancabile viaggiatore Turner, Constable non si allontana mai dalla Gran Bretagna; la sua visione della campagna inglese è nostalgica e rivolta al passato, è un ricordo della sua infanzia felice nella tenuta paterna: nonostante questi siano anni in cui la rivoluzione industriale è in pieno svolgimento, nelle opere di Constable non si vedono mai treni, fabbriche e operai, ma distese di campi coltivati, sentieri nei boschi, contadini al lavoro, edifici rurali e agricoli.

Il percorso espositivo ha un andamento cronologico, e ripercorre le tappe fondamentali della vita del pittore. Il racconto prende avvio dal Suffolk, la regione natia di Constable, che viene rappresentato in vedute idilliche e serene della campagna abitata da occasionali personaggi dediti ad attività rurali. A differenza di altri pittori, che per motivi di praticità sceglievano l’acquerello per la realizzazione di opere all’aperto, Constable realizza quasi sempre i suoi studi en plein air con la tecnica ad olio; in un’epoca in cui la pittura acrilica nei comodi tubetti, usata poi dagli Impressionisti, è ancora di là da venire, Constable porta con sé tutto il necessario per mescolare i colori ad olio e utilizza il coperchio della valigetta come supporto per fissare i fogli.

Chain Pier, Brighton

Chain Pier, Brighton

Constable non dipinge en plein air solo opere di piccolo formato; molte opere di grande formato, compresi alcuni studi per i “six footers”, sono infatti realizzate all’aperto, per poi essere rifinite una volta tornato in studio. Con il trasferimento a Hampstead, allora un piccolo villaggio nelle campagne a nord di Londra, i soggetti di Constable diventano gli alberi, i sentieri, la brughiera, i cieli cangianti, gli specchi d’acqua. Durante i prolungati soggiorni a Brighton, Constable dipinge le spiagge isolate e le colline; non ama la vita mondana della cittadina, anche se la immortala nella veduta The Chain Pier, Brighton, opera esposta alla Royal Academy nella quale turisti in abiti alla moda si mescolano a pescatori al lavoro sulla spiaggia.

Un nucleo importante di opere raffigura la cattedrale di Salisbury; il suo amico di lunga data l’arcidiacono John Fisher lo invita spesso a soggiornare nella cittadina, e commissiona la veduta La cattedrale di Salisbury vista dai campi (1831).

constable_cattedrale_salisbury_vista_dai_prati_T13896_3

La Cattedrale di Salisbury

Nel 1832, dopo essere stato nominato membro della Royal Academy, Constable lavora con l’incisore David Lucas alla pubblicazione di una selezione di incisioni tratte dalle sue opere principali, scelte dall’artista stesso e date alle stampe con il titolo di Various subjects of Landscape, characteristic of English Scenery.

Nelle sue ultime opere, Constable torna spesso a rappresentare i paesaggi agresti della sua giovinezza, in vedute pittoresche caratterizzate da una pennellata altamente espressiva.

Informazioni sulla mostra

Come arrivare

La Reggia di Venaria si trova in piazza della Repubblica 4, in zona pedonale. La biglietteria si trova in un edificio esterno, all’angolo fra piazza della Repubblica e via Andrea Mensa, con ingresso da via Mensa.

La mostra è allestita nelle Sale delle Arti, al primo piano della Reggia. Consigliamo di chiedere indicazioni per l’ingresso in biglietteria o al controllo biglietti, perché l’accesso alle Sale varia per probabili esigenze organizzative e non è sempre segnalato chiaramente.

In auto: tutti i parcheggi del centro storico di Venaria sono a pagamento; la Reggia dispone di aree di sosta proprie: il parcheggio “Castellamonte (park A)” in via Amedeo di Castellamonte 2 è il più vicino all’ingresso della Reggia (ca. 200 mt); il parcheggio “Carlo Emanuele II (park B)” in viale Carlo Emanuele II 184 (a ca. 500 mt) è raggiungibile imboccando il viale alberato che porta al Parco della Mandria

Con i mezzi pubblici: chi arriva dal centro Torino può utilizzare il servizio autobus dedicato “Venaria Express”, che in circa 45 minuti collega il centro di Torino (diverse fermate) alla Reggia e al Parco della Mandria, con più corse durante la mattina e il primo pomeriggio. In alternativa, è possibile utilizzare la linea 11 del servizio di trasporto urbano GTT, scendendo alla fermata Stazione Venaria e proseguendo a piedi per via Andrea Mensa (ca. 900 mt). La stazione ferroviaria di Venaria al momento è raggiungibile solo da Ceres e non da Torino, per lavori in corso la cui conclusione è prevista alla fine del 2023

Collegamenti utili

Parcheggi

Venaria Express

GTT (Gruppo Torinese Trasporti)