da monet a picasso, copertina
Mostre

Mostra “Da Monet a Picasso”

Torino – Palazzo Barolo

È in corso fino al 07/05/2023 a Torino nelle sale espositive di Palazzo Falletti di Barolo la mostra “Da Monet a Picasso. Capolavori della Johannesburg Art Gallery”, che presenta una selezione di oltre 60 opere provenienti dalla collezione sudafricana. L’ingresso è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.

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Da Monet a Picasso, allestimento mostra, foto a cura di cuorivagabondi.com

La Johannesburg Art Gallery

La galleria nasce nel 1910 ad opera di Florence Ortlepp, meglio conosciuta come Lady Florence Phillips. Nata a Cape Town nel 1863, nel 1885 Florence sposa il londinese Lionel Phillips, magnate dell’industria mineraria dei diamanti e protagonista della vita politica sudafricana; la coppia si trasferisce a Johannesburg nel 1889, ma è costretta a rientrare in Inghilterra in seguito al fallimentare tentativo britannico di sovvertire il governo sudafricano, allora in mano ai boeri, e al conseguente esilio di Sir Phillips. Durante la permanenza a Londra, Florence acquisisce un vivo interesse per l’arte, e con la consulenza di Hugh Lane, mercante d’arte, collezionista e poi direttore della Galleria d’Arte Moderna di Dublino, acquista numerose opere di artisti dell’epoca. Il primo nucleo di opere è costituito da contemporanei inglesi, impressionisti francesi e alcune opere del Seicento fiammingo. In parte con le proprie risorse finanziarie, e in parte con fondi e donazioni raccolti fra i facoltosi conoscenti del marito, compone una collezione di opere di arte contemporanea con lo scopo di donarla alla città di Johannesburg e fondare un museo di arte moderna che possa diventare anche un punto di riferimento culturale per la città.

William Kentridge, Soho in una stanza allagata [Disegno da Stereoscope], 1999, carboncino e pastello su carta, ©Johannesburg Art Gallery

William Kentridge, Soho in una stanza allagata [Disegno da Stereoscope], 1999, carboncino e pastello su carta, ©Johannesburg Art Gallery

La galleria opera inizialmente dai locali di quella che è l’odierna Università di Witwatersrand; il progetto di un nuovo edificio che ospiti il museo è affidato nel 1911 all’architetto britannico Edwin Lutyens, e viene portato a termine nel 1915 con la partecipazione dell’architetto sudafricano Robert Howden. L’edificio viene ampliato negli anni ‘40 per accogliere la collezione in continua crescita grazie ad acquisizioni e donazioni, e viene ulteriormente ammodernato e rinnovato nel corso degli anni ‘80. Oggi la galleria è composta da una quindicina di sale espositive, e si estende in parte con opere di scultura nel circostante parco Joubert.

La mostra

L’esposizione riflette il percorso che ha portato alla costituzione della Johannesburg Art Gallery, dalle prime opere inglesi dell’Ottocento agli artisti sudafricani contemporanei. La prima sezione presenta una piccola ma significativa selezione dell’arte anglosassone del XIX secolo, dal romanticismo di William Turner ai preziosismi dei Preraffaelliti.

da monet a picasso, foto a cura di cuorivagabondi.com

Da Monet a Picasso, allestimento mostra, foto a cura di cuorivagabondi.com

La mostra prosegue con un importante nucleo di opere francesi del XIX secolo, a partire dai primi esperimenti di pittura en plein air di Boudin e Jongkind, maestri di Monet, e dai precursori dell’Impressionismo, fra i quali Corot e Courbet. I dipinti di Monet, Sisley e Degas testimoniano la stagione impressionista, che si evolve poi nelle ricerche cromatiche del puntinismo di Seurat, Signac e dei Pissarro. La scena artistica dell’Ottocento francese è completata dalle esperienze che si distaccano o si evolvono dall’Impressionismo: il colorismo delle nature morte di Fantin-Latour, la tavolozza di matrice Nabis di Bonnard, lo stile sintetico di Vuillard, la svolta geometrica di Cézanne, fino ad arrivare ad un precoce carboncino espressionista di Van Gogh.

Paul Signac, La Rochelle, 1912, olio su tela ©Johannesburg Art Gallery

Paul Signac, La Rochelle, 1912, olio su tela ©Johannesburg Art Gallery

Entrate nella collezione della JAG solo dopo la scomparsa di Lady Phillips, grazie a donazioni e acquisti dei successivi curatori, le opere del Novecento sono presenti con nomi importanti come Matisse, Picasso, Derain, Modigliani, Rodin, dei quali sono esposti disegni, incisioni, litografie. La sezione presenta autori attivi fino alla seconda metà del secolo, fra i quali un intenso ritratto di Bacon, un’iconica opera di Lichtenstein, un trittico di Warhol.

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Da Monet a Picasso, allestimento mostra, Andy Warhol, foto a cura di cuorivagabondi.com

L’ultima sezione è dedicata agli artisti sudafricani; già Lady Phillips amava collezionare manufatti africani, ma la difficile storia del Sudafrica, attraversato per decenni da violente tensioni sociali, ha reso complesso il rapporto tra l’istituzione museale e l’arte sudafricana. Oggi il museo ospita un’ampia selezione di opere di artisti del territorio, e grazie al suo archivio e alla sua biblioteca è diventato anche un importante riferimento per la conoscenza e la divulgazione della realtà artistica locale. In esposizione, fra le altre, sono presenti alcune opere di William Kentridge, artista di fama internazionale.

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Da Monet a Picasso, allestimento mostra, artisti sudafricani, foto a cura di cuorivagabondi.com

Informazioni sulla mostra

Come arrivare

Palazzo Barolo si trova nel centro storico di Torino, in via Corte d’Appello 20/c. Attenzione: il Palazzo si trova in ZTL, con divieto di circolazione da lunedì a venerdì fra le 7:30 e le 10:30. Lungo il percorso di visita sono presenti numerosi QR code per accedere a commenti audio sulle opere in mostra; consigliamo di portare con sé delle cuffie personali.

In auto: tutti i parcheggi del centro sono a pagamento; consigliamo il parcheggio Apcoa “Emanuele Filiberto”, a ca. 300 metri dal Palazzo.

Con i mezzi pubblici: numerosi autobus e tram fermano nelle vicinanze del Palazzo; consigliamo di consultare il sito GTT per individuare il percorso migliore a seconda della provenienza.

Collegamenti utili

Palazzo Barolo

Parcheggio

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